FAQ sul Digital Markets Act: risposte alle 30 domande principali relative al DMA

Forniamo risposte alle domande più frequenti sul Digital Markets Act (DMA). Approfondisci la tua conoscenza sulle misure normative più recenti e scopri in che modo stanno plasmando il panorama digitale e quale influenza esercitano sulle aziende.
FAQ sul Digital Markets Act: risposte alle 30 domande principali relative al DMA
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Pubblicato da Usercentrics
16 mins to read
Nov 16, 2023

Il Digital Markets Act (DMA) è un’importante normativa introdotta dalla Commissione europea (CE) per regolamentare i mercati digitali e garantire una concorrenza leale tra giganti tecnologici ed entità più piccole che utilizzano le loro piattaforme e servizi.

Contenuti di questo articolo:

  • risposte alle 30 principali domande sul DMA
  • informazioni sugli obiettivi della normativa
  • impatto sulle imprese di piccole e grandi dimensioni
  • disposizioni della normativa
  • restrizioni per grandi piattaforme online e provider di servizi
  • applicazione
  • e molto altro ancora

Indipendentemente dal fatto che tu sia il titolare di un’azienda, il responsabile marketing, il web manager o un consulente legale, comprendere il DMA e i suoi requisiti è fondamentale per garantire la conformità, l’accesso continuo ai servizi dei gatekeeper designati e restare all’avanguardia in un panorama digitale in continua evoluzione.

La privacy dei dati è una questione complessa che si sviluppa costantemente, che può intimorire soprattutto le organizzazioni più piccole che non dispongono di molte risorse legali o di conformità dedicate. Il DMA richiede attenzione. Il nostro obiettivo è semplificare il processo di formazione e conformità, fornendo la chiarezza e il supporto necessari per affrontare le complessità del DMA in tutta sicurezza.

Che cos’è il Digital Markets Act (DMA)?

Il Regolamento sui mercati digitali (DMA) è un quadro normativo introdotto dalla Commissione dell’Unione europea per regolamentare i mercati digitali e il dominio dei giganti della tecnologia online, affrontando le sfide della privacy dei dati e il dominio dei giganti della tecnologia online. La legge mira a garantire una concorrenza leale, migliorare la protezione dei consumatori e promuovere l’innovazione nell’ecosistema digitale. Il DMA avrà un impatto significativo sul modo in cui le grandi piattaforme online e le piccole terze parti che utilizzano i loro servizi gestiscono il consenso e i dati degli utenti.

Perché è stato introdotto il DMA?

La Commissione europea ha introdotto il DMA in risposta alle crescenti preoccupazioni circa il potere delle grandi imprese tecnologiche dominanti che dispongono di piattaforme digitali con un’enorme portata globale. Queste società hanno un impatto sempre maggiore sulla concorrenza, sull’innovazione e sul benessere dei consumatori. La legge riflette l’impegno dell’UE ad affrontare le sfide poste dall’economia digitale nel XXI secolo.

Il ruolo del DMA è quello di regolare il mercato digitale, contribuire a garantire la concorrenza e proteggere la privacy, garantendo che l’ecosistema operi in modo equo e vantaggioso sia per le aziende che per i consumatori dell’Unione europea.

Cosa mira a raggiungere il DMA?

Il DMA ha tre obiettivi principali:

  • promuovere la concorrenza nei mercati digitali
  • far fronte alle pratiche sleali da parte dei giganti tecnologici che controllano grandi piattaforme online
  • salvaguardare gli interessi delle piccole imprese e dei consumatori

Imponendo obblighi specifici alle imprese tecnologiche che attualmente dominano il mercato, designate come gatekeeper dal DMA, la legge cerca di creare un ecosistema commerciale digitale più trasparente, competitivo e incentrato sull’utente.

A chi si applica il Digital Markets Act?

Il DMA si applica alle aziende che gestiscono grandi piattaforme online che soddisfano criteri specifici, come ad esempio quelle che hanno un impatto significativo sui mercati digitali, agiscono da intermediari tra aziende e utenti, e godono di una posizione stabile di potere di mercato con un’influenza significativa sull’innovazione. Queste piattaforme saranno soggette a obblighi normativi e a un maggior controllo ai sensi del DMA.

I sei gatekeeper designati dalla Commissione europea sono:

  • Meta (proprietario di Facebook, Instagram, WhatsApp e altri)
  • Alphabet (proprietario di Google e Android)
  • ByteDance (proprietario di TikTok)
  • Apple
  • Amazon
  • Microsoft

Come detto, il DMA si applichi a questi gatekeeper, ma anche le piccole imprese devono esserne consapevoli e capire la legge, in quanto influirà direttamente sul modo in cui utilizzano le grandi piattaforme e i servizi online di proprietà dei gatekeeper. I titolari delle aziende saranno responsabili del rispetto delle regole di conformità imposte dai servizi digitali come Google e Amazon.

Quali sono le principali disposizioni del DMA?

Il DMA introduce diverse disposizioni chiave, tra cui:

  • obblighi per le piattaforme dei gatekeeper di astenersi da pratiche sleali o anticoncorrenziali
  • fornire l’accesso ai dati raccolti o generati dalle loro piattaforme
  • assicurare l’interoperabilità
  • evitare un trattamento preferenziale per le proprie funzionalità e per i propri servizi, o per quelli di partner specifici

Il DMA stabilisce anche un’unità per i mercati digitali (Digital Markets Unit, DMU) per monitorare e applicare la conformità alla legge e le concede il potere di imporre multe e altri provvedimenti per la non conformità.

In che modo il DMA avrà un impatto sulle piattaforme digitali?

Per le aziende, il DMA offre opportunità e sfide. Da un lato, consente una promozione più personalizzata dei prodotti sulle piattaforme dei gatekeeper. Dall’altro, applica regole più severe in merito all’uso dei dati personali nella pubblicità, con potenziali ripercussioni sulle strategie di marketing e sui ricavi delle piccole imprese. Inoltre, il DMA vieta il retargeting dei minori, rendendo la gestione dei consensi più complessa.

I gatekeeper stabiliranno regole per l’utilizzo delle loro piattaforme al fine di ottenere la conformità al DMA. Tutte le aziende terze che utilizzano i loro servizi dovranno attenersi a queste regole e allineare le proprie operazioni con le policy dei gatekeeper per poter continuare ad accedervi. La perdita dell’accesso a Google per scopi pubblicitari, ad esempio, potrebbe avere un enorme impatto sui ricavi di un’azienda di piccole dimensioni.

Il DMA influisce anche sulle applicazioni digitali. La nuova legge consentirà agli utenti di inviare e ricevere messaggi attraverso diverse app di messaggistica. Ad esempio, se invii un messaggio tramite Messenger, anche un utente che utilizza Signal o WhatsApp potrà leggerlo e viceversa.

Inoltre, gli utenti potranno disinstallare le applicazioni precaricate dai loro dispositivi, poiché la promozione e la pubblicità dei servizi su piattaforme operative diverse non saranno più consentite. Ciò significa che agli utenti non verrà richiesto di utilizzare vari servizi provenienti da un unico ecosistema dei giganti della tecnologia. Ad esempio, se utilizzi iOS, non ti verrà consigliato di impostare Safari come browser predefinito, né Chrome se utilizzi Android.

Il DMA impone limitazioni ai gatekeeper per garantire che gli utenti possano facilmente interrompere l’utilizzo o rimuovere i servizi dai propri dispositivi. Ad esempio, ogni app sarà dotata di un’interfaccia intuitiva che guida gli utenti nell’installazione, come pure nel disinstallarla con la stessa facilità. Ciò significa che le aziende più piccole avranno la possibilità di attrarre più utenti sulle loro piattaforme e che, grazie a questa crescita, potranno posizionarsi meglio per innovare e creare nuove funzionalità e applicazioni.

Dal momento che il DMA interessa l’Unione europea (UE) e lo Spazio economico europeo (SEE), tali modifiche riguarderanno solo i consumatori di queste aree geografiche e non gli utenti delle piattaforme e dei servizi dei gatekeeper in tutto il mondo.

Il DMA creerà condizioni di parità per tutti gli operatori del mercato?

Il DMA mira a creare condizioni di parità per tutte le aziende che operano nel mercato digitale e contribuirà a promuovere la concorrenza e l’innovazione. Le regole del DMA consentono alle aziende concorrenti più piccole di accedere in modo equo al mercato, ai dati e agli utenti, riducendo il vantaggio e il controllo sproporzionato di cui godono attualmente le grandi piattaforme online.

Il DMA richiede ai gatekeeper di fornire alle aziende l’accesso ai dati che raccolgono, sia sulle attività svolte sulle piattaforme che sulla tecnologia che li guida, come gli algoritmi, ma anche sui dati generati dagli utenti. Ciò consentirà alle aziende di competere in modo più efficace con i giganti tecnologici, ottenendo accesso alle stesse informazioni. La legge impone inoltre ai gatekeeper di trattare in modo equo tutte le aziende che utilizzano le loro piattaforme. Questo aiuterà a prevenire le discriminazioni e a offrire alle aziende più piccole un’opportunità più equa per competere nel mercato digitale.

In che modo il Digital Markets Act affronta le pratiche sleali delle piattaforme dominanti?

Ai gatekeeper sarà vietato intraprendere pratiche che scoraggiano la concorrenza, come la promozione preferenziale di propri prodotti o servizi, l’utilizzo dei dati degli utenti o l’impedimento dell’interoperabilità. Il DMA dà alla DMU il potere di applicare tali disposizioni e adottare le misure appropriate contro le pratiche sleali.

Qual è il ruolo dell’unità per i mercati digitali (DMU)?

L’unità per i mercati digitali (DMU) è un ente normativo istituito ai sensi del DMA per monitorare e garantire la conformità alla normativa. Avrà l’autorità di indagare sui gatekeeper e sulle operazioni nelle loro piattaforme, valutare il loro potere di mercato e imporre multe e altri provvedimenti per la non conformità.

In che modo la DMU applicherà il DMA?

La DMU applicherà il DMA attraverso una combinazione di poteri investigativi, meccanismi di monitoraggio e sanzioni per la non conformità. Avrà l’autorità di richiedere informazioni alle piattaforme dei gatekeeper in risposta ai reclami e nel corso delle indagini, nonché di imporre multe per la non conformità.

Il DMA può costringere i gatekeeper a condividere i dati con la concorrenza?

Sì, il DMA obbliga i gatekeeper a fornire l’accesso a determinati tipi di dati dalle proprie piattaforme alla concorrenza e alle aziende terze che utilizzano le piattaforme. L’ambito e le condizioni esatti per la condivisione dei dati saranno soggetti a ulteriori linee guida e valutazioni da parte della DMU, ma avrà l’autorità di far rispettare le norme relative all’accesso.

Il DMA porterà a un controllo più rigoroso della fusione tra piattaforme digitali?

Sì, il DMA introduce regole più severe per fusioni e acquisizioni che coinvolgono grandi operatori digitali. Conferisce alla Commissione europea l’autorità di esaminare e potenzialmente interrompere queste trattative se dovessero dar luogo a monopoli e danneggiare la concorrenza o gli interessi di altre aziende e consumatori. Ciò significa che il DMA aiuta a monitorare e regolare il consolidamento del potere di mercato.

In che modo il Digital Markets Act influenzerà la pubblicità online?

Il DMA avrà un impatto significativo sulla pubblicità online. Introduce obblighi specifici per le piattaforme dei gatekeeper in merito alla trasparenza e all’equità dei servizi pubblicitari. Queste piattaforme dovranno fornire agli inserzionisti l’accesso trasparente ai dati, condizioni eque e condizioni operative non discriminatorie.

Inoltre, il DMA limita la profilazione dei clienti, ovvero la pratica di raccogliere e analizzare i dati degli utenti per creare pubblicità mirata. Questa restrizione ha lo scopo di proteggere la privacy degli utenti e prevenire l’abuso di dati personali da parte dei gatekeeper, contribuendo a garantire un ecosistema pubblicitario più equo e trasparente.

Il DMA porterà a una maggiore trasparenza negli algoritmi di classificazione online?

Sì, i gatekeeper dovranno fornire alle aziende che utilizzano le loro piattaforme informazioni chiare e significative sul funzionamento degli algoritmi di classificazione. In questo modo le aziende potranno capire in che modo vengono classificati i loro prodotti o servizi e prendere decisioni più informate in merito alla loro presenza online e alle strategie di marketing.

Quali sanzioni possono essere imposte per la mancata conformità al DMA?

I gatekeeper che non rispettano il DMA possono essere soggetti a sanzioni significative. La DMU ha l’autorità di imporre multe fino al 10% del fatturato annuo globale di un’azienda. Inoltre, la DMU può imporre rimedi comportamentali e strutturali, come cessioni o i cambiamenti operativi, per affrontare problemi sistemici di concorrenza e garantire la conformità.

Come verrà implementato il DMA negli stati membri dell’UE?

Il DMA sarà implementato in tutti gli stati membri dell’UE con un approccio coordinato. Anche se il DMA stabilirà il quadro normativo generale, la sua implementazione e applicazione saranno di responsabilità delle autorità nazionali di ogni stato membro. Ciò contribuisce a garantire un’applicazione coerente delle disposizioni del DMA, consentendo al contempo di tenere conto della flessibilità regionale in termini di applicazione ed esecuzione.

Il DMA armonizzerà le normative del mercato digitale in tutta l’UE?

Sì. Il DMA stabilisce un unico insieme di regole che si applicano in modo uniforme ai gatekeeper e alle piattaforme digitali che operano nell’UE. Tale coerenza ha lo scopo di sostituire l’attuale patchwork delle normative nazionali con un quadro normativo comune. Tuttavia, alcuni aspetti dell’implementazione potrebbero essere ancora soggetti ad adattamento nazionale.

In che modo il Digital Markets Act avrà un impatto sull’innovazione nei mercati digitali?

Il DMA introduce normative più severe per i gatekeeper, ma riconosce anche l’importanza dell’innovazione e consente pratiche commerciali legittime che contribuiscano al progresso tecnologico o commerciale.

Il DMA avrà un impatto sull’innovazione tramite la creazione di una maggiore trasparenza. Le piattaforme digitali dovranno fornire maggiori informazioni sulle loro pratiche, sugli algoritmi e sull’utilizzo dei dati. Questa trasparenza consentirà agli operatori più piccoli di comprendere meglio come possono migliorare i propri servizi e prodotti, portando in ultima analisi a offerte più innovative sul mercato ed esperienze utente migliori. Inoltre, questa maggiore trasparenza contribuirà a promuovere la fiducia tra i consumatori, che avranno un maggiore controllo sui loro dati e una migliore comprensione del modo in cui questi vengono utilizzati e protetti.

Il DMA può impedire alle grandi piattaforme online di auto-scegliersi e auto-consigliarsi?

Sì, il DMA vieta ai gatekeeper di attuare pratiche auto-preferenziali sulle loro piattaforme. Con auto-preferenziale si intende la pratica di promuovere i prodotti o i servizi della piattaforma rispetto a quelli della concorrenza. Le piattaforme dei gatekeeper saranno tenute a garantire un trattamento equo e non discriminatorio delle offerte proprie e di terze parti.

Il DMA affronta i problemi relativi alla concentrazione del mercato?

Sì, imponendo obblighi e restrizioni alle piattaforme e ai servizi dei gatekeeper e migliorando il controllo normativo, il DMA aiuterà a prevenire l’abuso del potere di mercato. Mira a garantire che nessuna singola piattaforma o provider di servizi domini il mercato a scapito di altre aziende, consumatori e dinamiche di mercato complessive.

In che modo il DMA avrà un impatto sulle piccole e medie imprese (PMI)?

Sebbene l’obiettivo principale del regolamento DMA riguardi i giganti tecnologici, anche le piccole e medie imprese (PMI) che utilizzano le loro piattaforme per la vendita e il marketing ne subiranno gli effetti. È molto probabile che le piccole imprese saranno presto tenute a rispettare le nuove norme sulla privacy che i gatekeeper stabiliranno per conformarsi al DMA. I requisiti della legge sulla privacy dei dati, ad esempio, si applicano a tutti i dati personali raccolti su tali piattaforme, sia direttamente dai gatekeeper che dai terzi che li utilizzano.

La conformità a queste nuove leggi non avrà una soluzione universale. Tuttavia, le aziende dovrebbero iniziare a esplorare piattaforme che sostituiscono metodi intrusivi obsoleti con strumenti trasparenti per ottenere il consenso degli utenti e tracciare senza cookie, facendo affidamento sui propri database e utilizzando pubblicità basata sul contesto.

Il DMA verrà applicato alle grandi piattaforme online di aziende non europee che operano nell’UE?

Sì, il DMA verrà applicato alle piattaforme online di società non europee operanti nell’UE, a condizione che soddisfino i criteri per essere considerati gatekeeper – di fatto, tutti e sei i gatekeeper designati hanno sede al di fuori dell’UE. L’ambito del DMA si estende a tutte le piattaforme che hanno un impatto significativo sul mercato digitale europeo, indipendentemente dalla loro origine geografica. Ciò garantisce che tutte le piattaforme che operano nell’UE rispettino gli stessi standard e non intraprendano pratiche sleali.

I requisiti del DMA si applicheranno anche alle piattaforme e ai servizi di società non europee che operano nell’UE, se usano le piattaforme e i servizi dei gatekeeper, ad esempio per raccogliere i dati degli utenti, anche se non sono esse stesse designate come gatekeeper. Alcune di queste società possono anche essere di dimensioni considerevoli e avere un’influenza sui mercati digitali.

Il DMA può essere modificato o aggiornato in futuro?

Sì, il DMA può essere modificato o aggiornato in futuro per adattarlo alle mutevoli dinamiche di mercato e agli sviluppi tecnologici. Molte leggi globali sulla privacy dei dati sono state sottoposte a una serie di aggiornamenti. Con l’evolversi del panorama digitale, il DMA potrebbe essere sottoposto a revisioni per affrontare le sfide emergenti e regolamentare le nuove entità con più potere sul mercato, per garantire che la normativa continui ad essere efficace. Questa flessibilità consente alla legge di rimanere al passo con i tempi e reattiva alla tecnologia, al panorama normativo e al mercato.

In che modo il Digital Markets Act differisce dalle leggi sulla concorrenza esistenti?

Mentre le leggi esistenti tendono a concentrarsi sui principi generali della concorrenza, il DMA introduce requisiti normativi specifici per settore e obblighi per i gatekeeper e le loro grandi piattaforme online. Inoltre, si integra con la legge antitrust dell’Unione europea introducendo regole di concorrenza leale per alcuni operatori digitali europei.

Quali critiche sono state mosse al Digital Markets Act?

Il DMA ha ricevuto sia elogi che critiche, sin dalla sua introduzione. Gli scettici sostengono che potrebbe mettere in discussione l’innovazione, imporre eccessivi oneri normativi e potenzialmente danneggiare le piattaforme più piccole. Essi ritengono che la regolamentazione possa rallentare la crescita delle piattaforme digitali e scoraggiare gli investimenti futuri.

Inoltre, vi sono dubbi sulla praticità e l’applicabilità di alcune misure nel DMA. Gli scettici sostengono che il divieto di profilazione nella pubblicità potrebbe ostacolare l’ecosistema pubblicitario mirato, influenzando i flussi di ricavi delle piattaforme digitali e degli editori.

Alcune critiche provengono anche dagli Stati Uniti, dove alcuni affermano che il DMA renderà l’esportazione dei servizi digitali in Europa più difficile e costosa, con una conseguente riduzione della qualità dei servizi offerti sul mercato digitale europeo.

Nel complesso, il DMA ha avviato un vivace dibattito sull’equilibrio tra regolamentazione e innovazione nel mercato digitale.

Il DMA comporterà costi più elevati per le grandi piattaforme online?

Sebbene sia difficile prevedere l’impatto esatto del DMA, è possibile che ciò possa comportare costi più elevati per le piattaforme digitali. Per ottenere la conformità al DMA, i gatekeeper potrebbero dover investire in tecnologia, personale e risorse legali per le grandi piattaforme digitali, con un conseguente aumento dei costi operativi. Il DMA impone inoltre multe per la non conformità, aumentando ulteriormente i costi per le grandi piattaforme online. Tuttavia, i gatekeeper scaricano alcune responsabilità alle terze parti che utilizzano le loro piattaforme, chiedendo loro di soddisfare anche i requisiti di conformità del DMA.

Il DMA può promuovere un ecosistema digitale più diversificato e competitivo?

Sì, il DMA può promuovere un ecosistema digitale più diversificato e competitivo. Incoraggia le startup e le piccole aziende a competere con piattaforme consolidate, promuovendo l’innovazione, l’accesso al pubblico e la crescita. Il DMA introduce anche misure per garantire la portabilità e l’interoperabilità dei dati, che possono migliorare la concorrenza riducendo le barriere all’ingresso e facilitando la scelta dei consumatori.

In che modo il DMA sarà coordinato con altre normative?

Il coordinamento del DMA con altri quadri normativi sarà fondamentale per garantire la coerenza ed evitare conflitti. Il DMA è progettato per integrare le normative esistenti, come il GDPR, anziché sostituirle. La Commissione europea, responsabile dell’applicazione del DMA, lavorerà a stretto contatto con altri enti normativi, tra cui le autorità nazionali in materia di concorrenza e protezione dei dati, per garantire l’armonizzazione e il coordinamento. Saranno istituite regolari consultazioni e meccanismi di cooperazione per lo scambio di informazioni, l’allineamento delle azioni esecutive e la risoluzione di eventuali sovrapposizioni o incongruenze tra il DMA e altri quadri normativi.

Quando è entrato in vigore il DMA?

Nel dicembre 2020, la Commissione ha proposto la legislazione, che è stata concordata dal Parlamento europeo e dal Consiglio a marzo 2022. La legge è entrata in vigore nel novembre 2022 ed è diventata applicabile a maggio 2023. Le società designate come gatekeeper hanno 6 mesi di tempo per conformarsi ai requisiti e agli obblighi del DMA.

Come prepararsi per il DMA?

Per le aziende, prepararsi ai requisiti del DMA dovrebbe essere una delle priorità principali, in quanto ciò influenzerà fortemente il loro futuro nel mercato digitale europeo. Come prepararsi per il DMA? Innanzitutto, è fondamentale sapere quali dati vengono raccolti e utilizzati dalla propria organizzazione, dove, come e con chi sono condivisi, ma anche controllare le policy interne per la gestione dei dati degli utenti, l’ottenimento del consenso e l’utilizzo dei dati per vari scopi o la loro condivisione con terze parti.

  1. Assicurati che il tuo sito web o app utilizzi strumenti di privacy appropriati, ottenga il consenso dell’utente in modo conforme e disponga di un’informativa sulla privacy completa e chiara.
  2. Implementa una soluzione per la conformità alla privacy che ti prepara per il DMA, come la piattaforma di gestione del consenso degli utenti (CMP) di Usercentrics o l’SDK per app mobili. Inizia a ottenere il consenso degli utenti in modo sicuro, nel rispetto della privacy e dei dati personali degli utenti, e ricevendo analisi sul consenso degli utenti per ottenere informazioni utili per produrre tassi di adesione più elevati e consentire la conformità alle leggi sulla privacy dei dati per te rilevanti.
  3. Iscriviti alla newsletter di Usercentrics per ricevere aggiornamenti sull’evoluzione del DMA e altro.

Le principali domande relative al DMA – Conclusione

Nel complesso, il DMA rappresenta un passo importante verso la regolamentazione della privacy dei dati, l’economia digitale e la promozione di una concorrenza leale. Tuttavia, il suo successo dipenderà dall’implementazione e dall’applicazione effettive, nonché dal monitoraggio e dalle modifiche costanti per garantire che continui a raggiungere i suoi obiettivi. Man mano che la tecnologia, le aspettative degli utenti, l’innovazione, le normative e i mercati digitali continuano a evolversi, sarà fondamentale adattare e aggiornare normative come il DMA per tenere il passo con nuove sfide e opportunità.

Preparati per il DMA iscrivendoti alla piattaforma di gestione del consenso di Usercentrics. Non far sì che la tua azienda sia presa alla sprovvista dalle novità introdotte dal DMA e promouvi la crescita della tua azienda.

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