Negli ultimi anni le autorità dell’Unione europea hanno temuto la concentrazione dei poteri e la mancanza di concorrenza nel mercato digitale. Questo ha reso sempre più pressante l’introduzione di normative al fine di garantire una maggiore equità e promuovere concorrenza e innovazione. Una di queste normative si è quindi concretizzata nel Digital Markets Act (DMA). Questa legge stabilisce le regole per le piattaforme digitali che agiscono come gatekeeper. In questo articolo esamineremo l’evoluzione del DMA, dal momento in cui l’atto si è trasformato in legge al momento in cui è entrato in vigore, per poi analizzare i passi successivi nella sua implementazione.
Il primo passo nell’evoluzione del DMA: la nascita del Digital Markets Act (DMA)
Il percorso evolutivo del DMA è iniziato con il riconoscimento da parte della Commissione europea (CE) della necessità di affrontare le sfide poste dalle piattaforme digitali predominanti, proprietà di aziende designate come “gatekeeper”. Nel dicembre 2020, la CE ha pubblicato una proposta di regolamentazione volta a promuovere mercati più equi nel settore digitale. Questa legislazione si sarebbe poi trasformata nel DMA. L’obiettivo della proposta era stabilire un quadro completo per la regolamentazione del comportamento delle aziende “gatekeeper”, e delle piattaforme molto influenti da loro gestite, garantendo un campo d’azione più equo a tutte le attività professionali e promuovendo l’innovazione e il benessere dei consumatori.
Il DMA è stato introdotto insieme al Digital Services Act (DSA) nel pacchetto DSA. La proposta del DMA ha ricevuto una notevole attenzione e ha seguito un accurato processo legislativo. Ha visto consultazioni, discussioni e trattative con vari stakeholder, tra cui stati membri dell’UE, Parlamento europeo e rappresentanti di settore.
Approvazione e adozione del DMA
Dopo un ampio processo di delibera, il DMA ha ricevuto l’approvazione sia dal Parlamento europeo che dal Consiglio dell’Unione europea. Nel luglio 2022, il Parlamento europeo, in seduta plenaria, ha votato a favore del DMA con una maggioranza schiacciante. Il Consiglio ha inoltre approvato il testo, a conferma dell’accordo tra gli stati membri.
Quando è entrato in vigore il Digital Markets Act?
Il testo finale del DMA è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il 12 ottobre 2022 ed è entrato ufficialmente in vigore il 1° novembre 2022. Questo evento ha segnato una pietra miliare nella regolamentazione dei mercati digitali e nella creazione di un nuovo quadro normativo per i gatekeeper.
Nel maggio 2023, la maggior parte delle norme contenute nel DMA è diventata applicabile. Il 6 settembre 2023, la Commissione europea ha poi designato le sei aziende “gatekeeper” che devono conformarsi al Digital Markets Act. I gatekeeper sono: Meta, Alphabet, Amazon, ByteDance, Apple, Microsoft. In futuro anche altre aziende potrebbero rientrare in questa designazione.
L’evoluzione del DMA nel prossimo futuro
L’evoluzione del DMA si estende anche al prossimo futuro con importanti traguardi in vista. I gatekeeper hanno sei mesi di tempo dalla data della loro designazione per adempiere ai nuovi obblighi (non oltre il 6 marzo 2024). Entro questa scadenza, i gatekeeper dovranno:
- rispettare i doveri e le restrizioni di cui agli Articoli 5, 6 e 7, come indicato nell’Articolo 3 (10);
- fornire una relazione dettagliata che illustri le misure adottate per garantire la conformità, vedi Articolo 11;
- presentare un audit davanti alla CE che delinei le tecniche utilizzate per la profilazione dei clienti, in conformità all’Articolo 15.
Dopo un’indagine di mercato di 18 mesi, avviata in maniera indipendente dalla Commissione europea o su richiesta di almeno tre stati membri, la CE è tenuta a presentare un resoconto. Tale relazione potrebbe quindi tradursi nelle seguenti azioni:
- proposta di una modifica legislativa per introdurre nuove disposizioni del Digital Services Act (DMA) o obblighi aggiuntivi;
- proposta di un atto delegato per l’inclusione di obblighi supplementari nell’ambito del quadro esistente delineato negli Articoli 12 e 19 del DMA;
- richiesta di una consultazione obbligatoria con esperti del Consiglio e del Parlamento.
La Commissione europea è inoltre tenuta, entro il 3 maggio 2026, a rivedere la normativa e a riferire al Parlamento, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo in merito a eventuali modifiche da apportare.
Come prepararsi per il DMA?
Per le aziende è fondamentale prepararsi in vista della conformità ai requisiti del DMA, in quanto ciò influirà fortemente sul loro futuro nel mercato digitale europeo. Per prepararsi al DMA ti consigliamo quindi di attenerti alla seguente procedura:
1. Analizza e comprendi innanzitutto i dati raccolti dalla tua azienda, come viene svolta questa attività, come vengono utilizzati e condivisi i dati e, soprattutto, con chi vengono condivisi. Rivedi le policy interne relative alla gestione dei dati degli utenti, all’ottenimento del consenso da parte di questi ultimi e all’utilizzo dei dati stessi, inclusi eventuali accordi di condivisione dei dati con terze parti.
2. Assicurati che il tuo sito web o la tua app siano dotati degli strumenti necessari per assicurare la privacy, che richiedano il consenso dell’utente in modo conforme e che mantengano aggiornata un’informativa sulla privacy completa e di facile comprensione.
3. Prendi in considerazione l’implementazione di una soluzione per la conformità alle normative in materia di privacy in linea con i requisiti del DMA, come la piattaforma di gestione del consenso (CMP) di Usercentrics o l‘SDK per app mobili.
La piattaforma CMP di Usercentrics viene aggiornata e automatizzata regolarmente per garantire la conformità a tutti i requisiti del DMA. Aiuta inoltre le organizzazioni ad aderire al regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), la normativa principale in materia di protezione dei dati all’interno dell’Unione europea. Questa soluzione ti consente di:
- raccogliere in modo sicuro e conforme il consenso degli utenti;
- rispettare la privacy e i dati personali degli utenti;
- analizzare le preferenze di consenso per migliorare i tassi di adesione.
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Usercentrics non fornisce consulenza legale e le informazioni sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Si consiglia sempre di rivolgersi a consulenti legali o esperti di privacy qualificati per questioni e operazioni relative alla privacy e alla protezione dei dati.